Cosa serve per installare un termocamino?

vulcano termocamino

La quantità di accessori dipende dalle funzioni che si desiderano e dalle capacità del prodotto che si acquista.

A un termocamino come quello della Vulcano, che fa tutte le funzioni mediante scambiatori interni, servirà ben poco: un circolatore, una vaschetta di espansione e qualche valvola. Agli altri serviranno anche altri componenti come bollitori, scambiatori e kit vari. Le funzioni che possono servire sono in totale tre: alimentare l’impianto termico, produrre acqua calda sanitaria, evitare la sommatoria di potenza in presenza di altre caldaie.

Di seguito le analizziamo una per una in modo da rendere il concetto ancora più chiaro:

Alimentare l’impianto termico.

Quasi tutti i termocamini hanno bisogno di bollitori e puffer per stabilizzare le temperature e per avere una certa autonomia. Ci sono anche termocamini, come quelli della Vulcano, che hanno una massa termica interna che sopperisce a tale necessità rendendo superfluo l’utilizzo di tali accessori. 

Produrre acqua calda.

Quasi tutti i termocamini producono l’acqua calda sanitaria mediante bollitori o scambiatori di calore aggiuntivi. Anche in questo caso, i termocamini della Vulcano usano un sistema diverso. Producono acqua calda mediante scambiatori interni e, pertanto, possono essere collegati direttamente alle tubazioni senza accessori.

Sommatoria di potenza con altre caldaie.

Quasi tutti i termocamini, per rispettare questa normativa, separano i circuiti mediante bollitori, scambiatori esterni e kit di separazione. I termocamini Vulcano, invece, lo fanno mediante scambiatori interni e pertanto senza necessità di questi componenti.

Come specificato in premessa, nell’installazione di un termocamino possono servire pochi, pochissimi o molti accessori. Ai termocamini Vulcano, che fanno tutte le funzioni direttamente, serve solo un circolatore, un vaso di espansione e qualche valvola. A quelli che le fanno mediante apparecchiature aggiuntive servono anche bollitori, scambiatori esterni e kit vari.

Per saperne di più, visita la pagina dedicata: Termocamini Vulcano

Una volta stabilite le funzioni di cui abbiamo bisogno e identificato il termocamino che le soddisfa, si può procedere alla scelta del modello adatto alla grandezza della casa, alla sua classe energetica e alla zona climatica in cui è ubicata. In sostanza, bisogna individuare la potenza e quindi la grandezza del modello da installare. Nella scelta non bisogna concentrarsi solo sull’estetica, ma anche sulle prestazioni, evitando modelli molto più piccoli o molto più grandi del necessario. Per semplicizzare la scelta, Vulcano mette a disposizione un apposito simulatore che mostra modello idoneo alle proprie necessità.

Dopo aver stabilito il modello e la stanza in cui lo si vuole installare, è buona norma tenere in considerazione altri fattori, come:

  1. Lo spazio. Per creare convivialità e potersi godere il tepore, l’irraggiamento e tutti gli altri elementi positivi del classico caminetto, consigliamo di lasciare parecchio spazio libero d’avanti al termocamino. In pratica, gli spazi laterali si possono anche sacrificare ma quello anteriore è meglio averlo il più ampio possibile.
  2. La canna fumaria. Senza una canna fumaria che sfocia sul tetto non può essere installato nessun camino o termocamino. Però, non tutti i termocamini hanno bisogno dello stesso tiraggio. Quelli della Vulcano riescono a funzionare anche con canne fumarie di 3 – 4 metri di altezza.
  3. Presa d’aria. Quasi tutti i termocamini prelevano l’aria comburente dal locale in cui vengono installati e pertanto è necessario arearlo. Alcuni la prendono solo quando funzionano a porta aperta ma bisogna arearlo lo stesso. Poi ci sono quelli della Vulcano che prendono l’aria direttamente dall’esterno sia quando funzionano a porta chiusa che aperta e pertanto non occorre areare la stanza.
  4. Essiccatura della legna. La legna si può acquistare sia essiccata a costi più elevati che verde a costi molto più contenuti. Se secca, si può procedere direttamente allo stoccaggio. Se verde, bisogna acquistarla nel mese di giugno, tenerla all’aria aperta fino a fine agosto e nei primi di settembre portarla al coperto.
  5. Stoccaggio della legna. La legna una volta essiccata bisogna stoccarla al coperto in un luogo asciutto. Se la si accatasta correttamente occuperà pochissimo spazio, si potrà prelevare facilmente e non ci saranno rischi che possa cadere. Per facilitare il trasporto dal deposito al termocamino e per avere una piccola scorta sempre a portata di mano è consigliabile un carrello con ruote che possa trovare spazio nel ripostiglio in modo da avvicinarlo al termocamino, caricare e rimetterlo a posto.

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